Lo ammetto: avevo sempre sottovalutato il Brasile, associandolo a un tipo di turismo che non è il mio. Poi mi sono imbattuta in alcune foto di paesaggi spettacolari e spiagge infinite, e questo itinerario ha iniziato a prendere forma. Quant’è bello a volte poter dire di essersi sbagliati! L’itinerario in Brasile in 15 giorni che sto per raccontarvi si è trasformato per me in uno dei viaggi più belli di sempre. La perfetta unione di città e paesaggi, da una metropoli unica al mondo come Rio de Janeiro alla meraviglia delle cascate di Iguazú, per poi spostarsi a nord lungo un’incredibile tratto di costa che racchiude perle come il parco naturale dei Lençois Maranhenses e il villaggio perfetto di Jericoacoara.
Sarà un post lunghissimo, già lo so, ma se cercate informazioni per organizzare un viaggio in Brasile in 15 giorni in completa autonomia e soprattutto se cercate dei paesaggi straordinari, qui troverete tutti i consigli di cui avete bisogno.
- Date: 5-20 luglio
- Voli: Lufthansa Venezia-Rio de Janeiro e Fortaleza-Venezia, 625€ a persona prenotando a settembre
- Voli interni: entrambi prenotati in primavera
- Rio de Janeiro-Foz do Iguaçu con GOL, 75€ a persona;
- Foz do Iguaçu-São Luís con Azul (scalo a San Paolo), 130€ a persona.
- Alloggio: media di 60€ a notte per camera matrimoniale per 14 notti, in diversi casi con colazione.
- Tappe: Rio de Janeiro, Iguazú, São Luís, Barreirinhas, Parnaíba, Jericoacoara e Fortaleza.
- Valuta: real brasiliano. Ad oggi (2024) 1€ corrisponde a circa 6 real.
- Connessione internet: se il vostro smartphone lo consente, vi consiglio di utilizzare una eSim che potete acquistare su Holafly o Airalo (ne ho parlato qui), così da essere sempre connessi con estrema facilità e ad un costo ridotto.
- Assicurazione viaggio: confrontate qui le diverse compagnie ma mi raccomando, mai partire senza!
- Guide da acquistare: Rough Guide o Lonely Planet.
Viaggio in Brasile: cosa vedere in due settimane
- Giorno 1 -> Rio de Janeiro
- Giorno 2 -> Rio de Janeiro
- Giorno 3 -> Rio de Janeiro
- Giorno 4 -> Spostamento a Iguazú
- Giorno 5 -> Visita cascate di Iguazú – lato argentino
- Giorno 6 -> Visita cascate di Iguazú – lato brasiliano; volo per São Luís
- Giorno 7 -> São Luís
- Giorno 8 -> Spostamento a Barreirinhas
- Giorno 9 -> Visita Lençois Maranhenses
- Giorno 10 -> Spostamento a Parnaíba e tour del Delta
- Giorno 11 -> Spostamento a Jericoacoara
- Giorno 12 -> Jericoacoara
- Giorno 13 -> Jericoacoara
- Giorno 14 -> Spostamento a Fortaleza
- Giorno 15 -> Volo di rientro
GIORNO 1 -> Atterriamo a Rio de Janeiro intorno alle 6 del mattino, perciò dopo aver raggiunto la nostra camera ed esserci riposati un po’ ci restano diverse ore per iniziare a esplorare la città. Partiamo in questo caso dalle spiagge, passeggiando da Ipanema a Copacabana.
Di cosa vedere a Rio de Janeiro vi parlo però in modo più approfondito nell’articolo dedicato:
Viaggio a Rio de Janeiro: cosa vedere in 3 giorni
Tre notti all’Hotel Castelinho.
GIORNO 2 -> L’intera giornata è dedicata ai due simboli di Rio: al mattino Corcovado e Cristo Redentore, nel tardo pomeriggio Pan di Zucchero per assistere al tramonto sulla città.
GIORNO 3 -> Per l’ultima giornata piena a Rio ci dedichiamo ai quartieri del centro e di Santa Teresa, con il tram storico, la scalinata Selaròn e la grande cattedrale.
GIORNO 4 -> Dopo un’ultima mattinata in città è tempo di volare verso la tappa successiva. Atterriamo a Foz do Iguaçu nel pomeriggio e qui ci aspetta un transfer prenotato su Bookaway per portarci oltre confine: dormiremo per le prossime due notti a Puerto Iguazú, con una breve incursione in territorio argentino. Il parco di Iguazú si divide infatti tra Brasile e Argentina, in un’area che confina anche con il Paraguay. Le cascate si visitano dall’uno e dall’altro lato, con esperienze diverse ma ugualmente spettacolari, perciò è necessario prevedere almeno due giorni pieni in zona.
Due notti al Terra Lodge.
GIORNO 5 -> Intera giornata dedicata alla visita delle cascate di Iguazú dal lato argentino. Questa è la parte più estesa del parco nazionale e può occupare anche un’intera giornata, con tre percorsi su passerelle: circuito superiore, circuito inferiore e Garganta del Diablo. Durante la mia visita quest’ultimo tratto era chiuso a causa dei danni di un’alluvione dell’autunno 2023, ma ha riaperto pochi giorni dopo la mia partenza.
Qui potete trovare anche una guida completa a come visitare le cascate di Iguazu, lato argentino e lato brasiliano.
GIORNO 6 -> Con un taxi (prenotato tramite il nostro alloggio) attraversiamo nuovamente il confine per rientrare in Brasile. Il percorso di visita delle cascate da questo lato è più corto e dura all’incirca tre ore, ma potete unire anche il vicino Parque des Aves se vi rimane del tempo. In serata il taxi ci accompagna in aeroporto per prendere il volo successivo: direzione São Luís, capitale del Maranhão sulla costa nord del Brasile.
2 notti a Casa Frankie.
GIORNO 7 -> Cambiamo completamente scenario: la seconda settimana di viaggio sarà infatti dedicata a un itinerario lungo la costa nord-est del Brasile che è stato definito “Rotta delle Emozioni”. Per questa prima giornata visitiamo São Luís, città coloniale il cui centro storico è stato inserito nel Patrimonio UNESCO grazie a migliaia di palazzi ricoperti di azulejos tradizionali.
GIORNO 8 -> Al mattino ci attende un nuovo transfer, prenotato sempre tramite Bookaway, per raggiungere Barreirinhas.
La cittadina di Barreirinhas è uno dei punti d’accesso al parco dei Lençois Maranhenses (“lenzuola del Maranhão”), ovvero ciò che mi ha portata in questa zona del Brasile. Uno spettacolo incredibile ancora poco conosciuto ai turisti europei e stranieri in generale: tutta la Rotta delle Emozioni ad oggi sembra meta soprattutto di turismo interno, ma non ho dubbi che ne sentiremo parlare molto in futuro.
La Rotta delle Emozioni merita comunque un approfondimento a sé, perciò qui mi limiterò a qualche cenno sulle tappe ma trovate un articolo completo con tutte le informazioni pratiche per organizzare il vostro tour.
Brasile, Rotta delle Emozioni fai da te: le tappe e i consigli
Barreirinhas di per sé non offre grandi attrattive se non quella di essere il punto d’accesso preferenziale al parco dei Lençois. Ci sono due alternative che si propongono come “meno battute” – ma ho il sospetto si allineeranno presto – ovvero Santo Amaro, sul lato ovest, e Atins, sulla costa a circa un’ora da Barreirinhas. Avevo valutato Atins, ma nel tempo a disposizione ho preferito restare in città così da essere più vicina all’aeroporto. Nel pomeriggio infatti ammiriamo lo spettacolo dei Lençois Maranhenses prima di tutto dall’alto, con un volo panoramico di 30 minuti che permette di godersi lo spettacolo delle lagune a perdita d’occhio. La compagnia à Ava Sobrevoos e il costo 700 R$ a persona.
2 notti alla Pousada Casa Dunas.
GIORNO 9 -> Il parco dei Lençois Maranhenses si visita unicamente con dei tour organizzati, che raggiungono le prime dune più esterne con delle jeep prima di esplorare a piedi i dintorni (all’interno dell’area protetta non possono circolare veicoli a motore, se non in caso di emergenza). Ci sono due circuiti principali che portano da Barreirinhas alla Lagoa Azul e alla Lagoa Bonita: vi consiglio di partecipare a entrambe le escursioni dato che sono ugualmente interessanti. Ciascun tour dura mezza giornata, noi abbiamo quindi scelto di unirle restando nel parco per tutto il giorno.
GIORNO 10 -> Anche se a malincuore lasciamo lo spettacolo dei Lençois per proseguire verso est. La prossima tappa è Parnaíba, che si raggiunge per esplorare il grande delta del fiume omonimo. Arriviamo ad ora di pranzo e nel primo pomeriggio ci attende un tour in barca sul Delta del Parnaíba: tutte le escursioni comprendono il trasporto fino al porto e hanno di norma un costo intorno ai 200 R$ per persona. Dopo una breve sosta alle dune di Morro do Meio l’obiettivo è la piccola Isla do Caju: un isolotto che al tramonto diventa luogo di ritrovo di centinaia di ibis rossi.
Per cercare un tour nel delta del Parnaíba per assistere a questo fenomeno vi conviene utilizzare il termine in portoghese: revoada dos Guaràs.
P.S. a Parnaíba abbiamo anche avuto modo di visitare il pronto soccorso locale, dato che Mauro è caduto vittima di una brutta tonsillite. La visita è stata rapida ed efficiente e la sanità pubblica in Brasile è gratuita anche per i turisti, ma nel caso in cui avessimo avuto bisogno di prestazioni più complesse sarebbe stata fondamentale l’assicurazione. Ricordatevi di non partire mai senza! Qui trovate un articolo in cui confronto le principali assicurazioni viaggio disponibili.
1 notte alla Pousada Porto Rio.
GIORNO 11 -> Si riparte in mattinata verso l’ultima tappa del nostro viaggio. I prossimi due trasferimenti, da Parnaíba a Jericoacara e da Jericoacoara a Fortaleza, si svolgeranno via spiaggia. Questa è la grande domanda a cui rispondere quando si pianifica un viaggio lungo la Rotta delle Emozioni: spostarsi su asfalto o su spiaggia? Nel caso di queste ultime tratte, infatti, è possibile scegliere di percorrere diversi chilometri direttamente su sabbia lungo la costa. Un viaggio nel viaggio, un’opzione più costosa (anche se comunque non inaccessibile) che permette di vivere un’avventura unica e che credo sia paragonabile a poche altre esperienze nel mondo, tra guadi e attraversamenti di fiumi su minuscole chiatte.
Va da sé che il mio consiglio, se il vostro budget lo consente, è di scegliere lo spostamento via spiaggia. Mi sono rivolta alla compagnia Jeri Unidos 4×4, una piccola agenzia con cui mi sono trovata molto bene e che vi consiglio. Le auto sono comode e ben tenute, fattore da non trascurare quando si parla di diverse ore di guida su spiagge spesso isolate.
Lo spostamento da Parnaíba prevede quindi la guida su strada asfaltata fino a Camocim, dove si attraversa un fiume per procedere poi via spiaggia in direzione Jericoacoara (Jeri per gli amici). Sono previste diverse soste e una pausa pranzo a bordo laguna prima di arrivare a Jeri nel pomeriggio: la bravura dei driver sta anche nell’intrattenere durante il viaggio con discese adrenaliniche dalle dune e altro.
All’ingresso di Jericoacoara vi verrà richiesto il pagamento di una tassa turistica, che al momento ammonta a 41,50$ per persona per soggiorni fino a 10 notti. Ricordate di tenere la ricevuta con voi in caso partecipaste a tour fuori dal villaggio nei giorni successivi, perché ve la chiederanno al rientro.
3 notti a Villa Nanui.
GIORNI 12 e 13 -> Jericoacoara è una sorta di utopia del perfetto luogo di vacanza: niente strade asfaltate, solo sabbia, una grande varietà di alloggi e ristoranti molto curati, spiagge infinite. Si vive in infradito in un’atmosfera ancora fuori dal mondo, nonostante sia oggi la tappa più conosciuta di ogni itinerario in questa zona.
Oltre a godersi la quiete del villaggio e le sue spiagge, da Jeri partono in particolare due tour giornalieri definiti Litorale Est e Litorale Ovest. Com’è facile intuire si concentrano sul tratto di costa a est o a ovest del villaggio e si possono svolgere a bordo di quad, buggy o auto. La mia personale opinione è che se scegliete di spostarvi via spiaggia da e verso Jeri potete tranquillamente evitare di pagare questi tour. L’escursione ovest tocca infatti le stesse tappe che si visitano arrivando da Parnaíba, mentre quella ad est al di là di una breve tappa nel Parco Nazionale di Jericoacoara si concentra purtroppo su una lunga serie di “beach club” di dubbio gusto. Questi locali a bordo di lagune naturali o artificiali piacciono molto ai brasiliani, a me sinceramente molto meno, e li trovo in ogni caso superflui quando hai le spiagge di Jeri a disposizione. Tenete presente poi che tutti i beach club richiedono un prezzo d’accesso più o meno alto, che non include le consumazioni.
Se non avete scelto i trasferimenti via spiaggia, preferite il tour ovest che è più naturalistico e interessante. Optate per escursioni non condivise così da poter indicare al driver cosa vi piace e gestire il tempo di sosta nelle diverse tappe. Se invece vi spostate via spiaggia, imparate dai miei errori e risparmiate i soldi dei tour: godetevi semplicemente Jericoacoara in tutta la sua magia.
GIORNO 14 -> Ultimo giorno, ultimo spostamento. Il più lungo: dura un’intera giornata e ci porterà fino a Fortaleza. Anche in questo caso ci siamo rivolti a Jeri Unidos 4×4 per spostarci via spiaggia: il percorso è misto, con un tratto iniziale e finale su asfalto e lunghissimi chilometri di sabbia nel mezzo, diversi guadi e diverse, minuscole chiatte. Se volete farvi un’idea migliore su quanto sia speciale quest’avventura che sembra uscita da una puntata di Top Gear, vi consiglio di dare un’occhiata alle Storie in evidenza sul mio profilo Instagram – trovate questo tragitto nella cartella Brasile 3, ma prima ci sono anche le altre tappe.
Arriviamo a Fortaleza dopo il tramonto.
1 notte al Pauli Boutique Hotel.
GIORNO 15 -> Il nostro aereo di ritorno parte ad ora di pranzo perciò per questo viaggio non avremo modo di visitare Fortaleza, che rimandiamo a una prossima occasione.
Organizzare un viaggio in Brasile: consigli utili e informazioni generali
Che documenti servono per visitare il Brasile
Visitare il Brasile è piuttosto semplice per i cittadini italiani, dal momento che non è necessario alcun visto per soggiorni a scopo turistico fino a 90 giorni. L’unico documento necessario è quindi il passaporto, con almeno 6 mesi di validità residua.
Quando andare in Brasile: qual è il periodo migliore
Questo è il momento in cui dobbiamo per forza parlare dell’elefante nella stanza: il Brasile è un Paese immenso, grande quanto un continente, perciò è molto difficile fare un ragionamento univoco. Il clima va dall’equatoriale a nord al tropicale e subtropicale nel centro-sud, con delle ulteriori differenze a seconda della geografia locale, perciò il periodo migliore per andare in Brasile dipenderà in primo luogo dall’itinerario che volete seguire.
Per quanto riguarda le tappe toccate in questo itinerario, abbiamo sperimentato un clima molto diverso tra nord e sud:
- A Rio de Janeiro i mesi tra maggio e settembre corrispondono alla stagione invernale, è anche il periodo più secco ma le temperature scendono, specie in luglio e agosto. Si tratta ovviamente di un inverno piacevole, con temperature tra i 20 e 25 gradi che consentono di visitare la città senza problemi e senza rischiare troppa pioggia. Se volete fare vita da spiaggia, però, potrebbe non essere il momento ideale ed è meglio scegliere l’estate.
- Il momento migliore per visitare le Cascate di Iguazú va da giugno ad agosto, ma qui il clima è ancora diverso. Le precipitazioni sono abbondanti tutto l’anno, anche se calano appunto nella stagione invernale ma serve come sempre un po’ di fortuna. In questi mesi le temperature scendono parecchio mentre l’estate può essere afosa.
- La costa nord è molto vicina all’Equatore perciò le temperature sono abbastanza costanti tutto l’anno, ma le precipitazioni si concentrano tra gennaio e maggio. Dato che una delle attrazioni principali della zona è il parco dei Lençois Maranhenses, il momento da scegliere va quindi da giugno ad agosto per poter ammirare le lagune ancora piene d’acqua.
Cosa vedere in Brasile per un primo viaggio
In un Paese grande come un continente, le possibilità di combinazione per un itinerario di 2 o 3 settimane sono infinite e dipendono come sempre dai vostri interessi. In molti per un primo viaggio in Brasile si concentrano sul centro-sud, visitando Rio de Janeiro, Sao Paulo e le cascate di Iguazú. Tra i turisti italiani mi sembra sia sempre stata piuttosto celebre anche la zona di Salvador de Bahia, mentre se siete appassionati di architettura dovreste valutare di visitare la capitale Brasilia con il suo stile futuristico.
Nel mio caso gran parte della motivazione che mi ha portata a pianificare il viaggio in Brasile arrivava dalle immagini della costa nord, perciò sapevo che almeno una settimana sarebbe stata dedicata a questa zona. Se ne avete modo, vi consiglio in ogni caso di non perdere la visita alle cascate di Iguazú: una meraviglia con pochi eguali nel mondo.
Quanto costa un viaggio in Brasile
Anche se come spesso accade molto dipende dal vostro stile di viaggio, in linea generale credo si possa considerare il Brasile come una meta mediamente economica. Per una buona camera matrimoniale si possono spendere 40-50€ a notte – di meno o di più se cercate di limitare il budget o se al contrario volete trattarvi bene -, mentre per quanto riguarda i pasti si mangia tranquillamente un buon piatto di carne o pesce al ristorante con una decina di euro a testa. Anche in questo caso, si può risparmiare qualcosa puntando sui fast food locali, magari sull’onnipresente tapioca.
Tour e biglietti per le attrazioni principali hanno un costo tra i 20€ e i 30€ a persona e sono economici anche taxi e transfer condivisi – ne parliamo più giù -, perciò l’unica variabile che forse può rendere questo viaggio più impegnativo è la parte di trasferimenti via spiaggia lungo la Rotta delle Emozioni.
Come pagare in Brasile
In tutto il Brasile si paga comodamente con la carta ovunque, anche per piccole cifre: ogni bar, ristorante, negozio ha un suo POS e persino guide e driver delle escursioni spesso portano con sé un dispositivo per i pagamenti elettronici. Potrà esservi utile prelevare un po’ di contanti per i taxi, o se in generale preferite non utilizzare le carte. In questo caso ricordate di farlo nelle grandi città e tenete presente che nei villaggi come Barreirinhas e Jericoacoara il prelievo è quasi impossibile – a Jeri non ci sono né banche né ATM.
Per ridurre le commissioni, vi ricordo che qui trovate una guida alle carte di pagamento in viaggio.
I brasiliani utilizzano molto anche un’app chiamata Pix, che consente di pagare inquadrando un codice QR, ma non ho trovato informazioni sulla possibilità di utilizzo da parte dei cittadini stranieri.
La sicurezza in Brasile
Quella sulla sicurezza in Brasile è stata la domanda più gettonata quando ho raccontato di questo viaggio. Ho sempre cercato di essere molto onesta perciò non vi mentirò ora: in tanti anni di viaggi, questa è stata la prima occasione in cui il tema sicurezza mi ha creato non pochi timori prima della partenza. Ero molto tranquilla per le tappe di Iguazú e del nord, ma spaventata da Rio de Janeiro. In rete sappiamo che si legge di tutto, con eccessi nell’uno e nell’altro senso, ma per quella che è la mia esperienza di viaggio anche solo preoccuparmi di non poter scattare foto in serenità rappresentava un problema.
Col senno di poi, direi che il Brasile è sicuro? Posto che la mia risposta è dovuta alla mia sola esperienza personale e ovviamente limitata alle sole zone che ho visitato, tutto sommato rispondo di sì anche se con alcune accortezze (sempre limitate a Rio):
- A Rio de Janeiro siamo sempre rimasti nelle zone della città considerate “sicure”, ovvero nel sud dove si concentrano tutte le principali attrazioni turistiche. Con una permanenza di pochi giorni, questa non è comunque stata una limitazione ma una scelta ovvia per visitare Rio nel tempo a disposizione.
- Ci siamo spostati molto con Uber, soprattutto all’inizio mentre stavamo ancora studiando la situazione generale. Probabilmente per eccesso di prudenza, ma quando invece passeggiavamo ho spesso preferito tenere la macchina fotografica riposta nello zaino anziché portarla al collo come di consueto. In generale ho visto moltissime persone e molti turisti con smartphone recenti – che sappiamo essere altrettanto costosi – ma quasi nessuno con reflex o simili.
- Non facciamo vita notturna perciò non vi so indicare se sia più o meno pericoloso, ma se restate nelle zone più frequentate, tornate in albergo in taxi e fate sempre attenzione a borsa o zaino non credo corriate grandi rischi.
A parte questo, i consigli più drastici come il classico “portare con sé solo pochi contanti e lasciare in stanza il telefono” mi sono sembrati eccessivi, se si rimane appunto nelle zone più turistiche. A Iguazú e lungo la Rotta delle Emozioni confermo che invece non ho mai percepito alcun pericolo, anzi.
La lingua
Come ultima nota generale, vi renderete presto conto che in Brasile pressoché nessuno parla inglese. Tenete sempre a portata di mano un’app con traduttore – che spesso attivano i brasiliani stessi -, perché nonostante la grande gentilezza può essere altrimenti difficile comunicare. Per la prenotazione di tour e transfer si utilizza moltissimo WhatsApp, con funzioni anche particolari come l’aggiunta di attività nel carrello, ma sempre in portoghese.
Trasporti: come arrivare e come muoversi per un tour del Brasile
Voli interni in Brasile
Trattandosi di un Paese così esteso, quasi certamente dovrete prenotare almeno un volo interno per spostarvi tra zone diverse del Brasile. Sono presenti compagnie low cost come GOL e Azul, accanto a Latam che di norma è un po’ più costosa. Come sempre vi consiglio comunque di monitorare i prezzi con qualche mese d’anticipo su Skyscanner prima di prenotare.
Mi è stato segnalato da altri viaggiatori che i siti internet ufficiali delle compagnie aeree potrebbero non permettere di arrivare alla fine della prenotazione. Se doveste riscontrare questo problema, vi consiglio di passare tramite un portale esterno come eDreams o Trip.com.
Taxi e Uber
Abbiamo utilizzato molto Uber per i piccoli spostamenti e per i trasferimenti da e per l’aeroporto, ma nelle cittadine più piccole lungo la costa nord non è presente. I taxi sono ugualmente comodi, unica accortezza in questo caso avere con sé dei contanti.
Transfer condivisi
Se invece parliamo di transfer più lunghi, potete rivolgervi a Bookaway: ho scoperto questo portale un po’ per caso qualche anno fa pianificando il mio viaggio in Vietnam, e in questa nuova occasione ho avuto modo di testare per loro alcune tratte in Brasile. In generale si tratta di un ottimo aggregatore per tutti i trasferimenti da un punto a un altro, dalle opzioni più economiche in autobus e minivan fino ai transfer privati.
Per questo itinerario potrà esservi utile ad esempio per andare:
- da un lato all’altro del confine a Iguazú, da Foz do Iguaçu a Puerto Iguazu o viceversa;
- lungo la Rotta delle Emozioni, da São Luís a Barreirinhas e da Barreirinhas a Parnaíba;
- da Jericoacoara a Fortaleza, se optate per il trasporto su asfalto (non è presente invece per ora la tratta Parnaíba-Jericoacoara).
Come pianificare la Rotta delle Emozioni
L’itinerario lungo la Rotta delle Emozioni merita un’analisi a sé, che approfondisco in questo articolo dedicato. Come informazioni principali da tenere a mente, dovrete comunque considerare che:
- Il percorso può andare da São Luís a Fortaleza o viceversa, a seconda di come preferite impostare il viaggio e dei voli più convenienti (nel mio caso partivo da un volo intercontinentale che prevedeva già il rientro da Fortaleza).
- Dovrete fare (almeno) 4 spostamenti principali: da São Luís ai Lençois, dai Lençois a Parnaíba, da Parnaíba a Jericoacoara, da Jericoacoara a Fortaleza. Queste sono le tappe standard e quelle che consentono di impostare comodamente un viaggio di 7/8 giorni – ma nulla esclude che possiate godervi anche 2 settimane solo in questa zona.
- Di questi spostamenti: il primo è possibile esclusivamente su asfalto; il secondo un tempo era possibile con percorso misto (asfalto e poi in barca via fiume da Tutoia a Parnaíba), ma non sono riuscita a trovare nessuna agenzia che offrisse questo servizio quindi ho optato per l’asfalto; il terzo e il quarto possono svolgersi esclusivamente su asfalto o essere percorsi misti di asfalto e spiaggia.
Viaggio in Brasile: dove dormire
Come sempre ho prenotato le diverse stanze per il viaggio in Brasile su Booking prima della partenza, confrontando varie opzioni nei mesi di pianificazione. Ho scelto strutture di livello medio alto spendendo una media di 60€ a notte per camera matrimoniale con bagno, anche se è sicuramente possibile spendere qualcosa di meno in guesthouse (qui si chiamano pousada) più spartane.
Queste le strutture in cui abbiamo dormito:
- Rio de Janeiro: molte strutture turistiche si concentrano nella zona di Copacabana e Ipanema, ma non cercando quel tipo di atmosfere ho preferito una scelta meno convenzionale e ne sono stata molto felice. Il Castelinho 38 è una sorta di piccolo boutique hotel in posizione tranquilla nel quartiere in stile coloniale di Santa Teresa, con ottima colazione e gran rapporto qualità/prezzo. Consigliatissimo.
- Iguazú: Puerto Iguazú (Argentina) offre una maggiore offerta di alloggi di qualità rispetto a Foz do Iguaçu (Brasile), ma al di là di questo potete scegliere di dormire dall’uno o dall’altro lato del confine senza particolari problemi. Valutate solo i tempi necessari per le visite e per gli spostamenti oltre frontiera a seconda dei voli di arrivo e partenza. Noi abbiamo dormito al Terra Lodge, che propone diverse casette in legno molto spaziose e con cucina completa. Con un meteo diverso probabilmente ci saremmo goduti ancora di più anche il bel giardino esterno. Menzione d’onore per l’adorabile gattina Jolie.
- São Luís: la gran parte degli hotel si concentra nella zona moderna della città e sulla costa a nord, ma visto il soggiorno breve ho preferito cercare una camera nel centro storico per poterlo poi visitare a piedi. In questo senso Casa Frankie è una buona opzione: le camere sono abbastanza semplici ma occupano edifici coloniali tradizionali, a due passi dalle vie del centro.
- Barreirinhas: abbiamo alloggiato alla Pousada Casa Dunas, struttura recente e ben tenuta, con proprietario estremamente disponibile e una bella terrazza affacciata sul fiume. Si trova a 10 minuti a piedi dal centro, ma i taxi sono economici perciò non me ne preoccuperei troppo.
- Parnaíba: fermandoci in città per una sola notte, non ho cercato opzioni particolari. Abbiamo dormito alla Pousada Porto Rio, semplice ed economica, niente di indimenticabile. Un’alternativa molto gettonata è la Pousada Vila Parnaíba, tenetela presente magari se vi fermate più a lungo.
- Jericoacoara: a Jeri ci sono moltissime buone strutture tra cui scegliere perciò l’indecisione è stata grande, ma come punto fermo cercavo una camera defilata dal centro in posizione tranquilla. Il villaggio è comunque molto raccolto e in pochi minuti a piedi si arriva ovunque. La scelta è caduta su Villa Nanui, struttura recentissima con appartamenti spaziosi e davvero curati in ogni particolare. Unica segnalazione: diverse pasticcerie aprono tardi perciò se cercate una colazione dolce vi consiglio di procurarvela la sera precedente – in appartamento trovate poi la macchinetta Nespresso per il caffè. Se però preferite un hotel che offra già la colazione, la mia seconda scelta sarebbe stata Casa Elea.
- Fortaleza: una notte al Pauli Boutique Hotel. Non avendo tempo per visitare la città, ho scelto una camera che mi sembrasse “sicura” per posizione e pulizia ma senza fare altri ragionamenti particolari.
Cosa e dove mangiare
Al termine di questa lunghissima guida, come di consueto vi lascio qualche cenno su cosa mangiare in Brasile ed un paio di indirizzi che vi consiglio per provare le specialità locali. Anche in questo caso, la vastità del Brasile fa sì che la sua cucina sia molto varia da una zona all’altro, condizionata dalle diverse influenze storiche e coloniali. Gli ingredienti più diffusi sono comunque il pesce – in particolare baccalà, come del resto nella cucina portoghese, e crostacei – e la carne alla griglia, oltre a patate, riso e fagioli.
Senza dimenticare l’onnipresente tapioca. Ottenuta dalla radice di manioca, la tapioca viene utilizzata per diverse ricette ma se trovate questa scritta sul menu o su un’insegna si fa riferimento a una preparazione simile a crêpes o piadine ripiene, dolci o salate. Si tratta dello “spuntino” più diffuso in diverse aree del Brasile, ha un prezzo estremamente economico e se cercate un pasto veloce è un’ottima opzione. Le perle di tapioca cotte assumono invece una consistenza gelatinosa simile al risolatte e vengono utilizzate nei dolci.
Altri piatti tipici che potreste voler provare: la feijoada, uno stufato di fagioli e carne (secondo me abbastanza impegnativo, ma lascio a voi il giudizio), la zuppa di pesce o moqueca, il classico churrasco, la picanha alla griglia, i panini al formaggio o pao de queijo. Quando ordinate un piatto di carne o pesce, di norma verrete serviti con una serie di contorni che includono riso e fagioli neri – in stile cubano -, oltre a una polvere farinosa chiamata farofa. Questa può essere preparata con diverse basi, come manioca, mais o banana, e da quel che ho avuto modo di vedere i brasiliani semplicemente la mischiano a riso e fagioli per accompagnare la portata principale.
In generale abbiamo sempre mangiato molto bene e con porzioni abbondanti, tanto che spesso la sera abbiamo preferito saltare la cena. Tra i locali provati, vi consiglio:
- Miam Miam a Rio de Janeiro: ottimo ristorante di cucina che definirei fusion, non lontano dalla cabinovia per il Pan di Zucchero. Abbiamo mangiato davvero benissimo.
- Sempre a Rio, se cercate un locale più informale ma che offra buona cucina tipica potete provare Porto Carioca, nel quartiere centrale.
- A São Luís abbiamo mangiato bene al Cafofinho da Tia Dica (qui la specialità è il riso di pesce in dosi che potrebbero sfamare 4 persone).
- Anche se non siamo riusciti a provarlo, ci hanno consigliato moltissimo il ristorante Bambaê a Barreirinhas. Si trova un pochino fuori dal centro ma offre un servizio taxi gratuito.