Per molti un primo viaggio in Brasile inizia innanzi tutto da Rio de Janeiro, la sua metropoli più iconica, e il mio itinerario non ha fatto eccezione. Un nome che trasmette subito le atmosfere esotiche di un luogo lontanissimo, eppure così familiare. Con le sue alture affacciate sull’Oceano e una delle più grandi foreste urbane del mondo, Rio de Janeiro è effettivamente una città unica nel suo genere.
Se anche il vostro itinerario di viaggio in Brasile inizia da qui, ecco qualche consiglio su cosa vedere a Rio de Janeiro in pochi giorni.
Cosa vedere a Rio de Janeiro
Corcovado e il Cristo Redentore
I due simboli per eccellenza di Rio de Janeiro sono anche due splendidi punti panoramici, perciò consentono di farsi una prima idea dell’estensione di questa metropoli – seconda in Brasile solo a San Paolo. Ad iniziare dal Corcovado, sulla cui cima si trova la celebre statua del Cristo Redentore. Ci sono tre modi per risalire il monte Corcovado, alto ben 700 metri: se siete ben allenati potreste valutare di scalarlo con un trekking di 3/4 ore, altrimenti dovrete scegliere tra treno e minivan. I minivan sono leggermente più economici, ma a mio avviso il piccolo risparmio non vale la rinuncia all’esperienza di attraversare la foresta di Tijuca sulla storica ferrovia a cremagliera.
- Il treno parte dalla stazione di Cosme Velho (che potete raggiungere in taxi o con Uber) e il biglietto – comprensivo di trasporto e visita al Cristo Redentore – costa da 97,50 a 122,50R$ sul sito ufficiale in bassa o alta stagione. Se viaggiate in alta stagione vi consiglio di prenotare in anticipo il biglietto online, selezionando l’orario di visita.
- Il minivan offre la comodità di partire sia dal centro visitatori poco lontano da Cosme Velho, sia da altri due punti d’incontro a Copacabana e a Largo do Machado. Ma il costo va da 56,50 a 126 R$ R$, perciò la differenza è davvero minima.
- Se preferite non dover raggiungere Cosme Velho in autonomia o comunque per una maggiore praticità, vi consiglierei piuttosto di prenotare un tour guidato come questo.
- Nota a margine: si sono verificati diversi casi spiacevoli di furto ai danni di persone che percorrevano il trekking del Corcovado, siate prudenti o optate per un tour così da muovervi in gruppo.
Una volta raggiunta la cima del Corcovado, la base sotto la statua del Cristo Redentore è accessibile con una scalinata o con degli ascensori. Quest’opera alta oltre 30 metri è stata inserita anche tra le “Sette Meraviglie del Mondo moderno”, scelta su cui personalmente nutro alcuni dubbi ma ve lo riporto per completezza. A mio avviso, la parte più interessante della visita rimane il panorama più che la statua in sé.
p.s. spesso si crea foschia e il panorama non sarà perfettamente limpido, ma vi assicuro che è bello comunque.
Il Pan di Zucchero
La cima del Pan di Zucchero è alta invece circa 400 metri e domina con la sua forma particolarissima la baia di Guanabara. Si dice debba il suo nome al “pan di zucchero” tradizionale, ovvero il panetto di forma conica in cui veniva compresso lo zucchero per il trasporto e la vendita.
Si raggiunge in questo caso con una funivia, suddivisa in due rami, da Praia Vermelha al Morro da Urca e dal Morro da Urca al Pão de Açúcar. Il costo è di 185 R$ andata e ritorno e anche in questo caso vi consiglio di acquistare i biglietti online: non hanno un orario ma consentono di saltare la fila. Nonostante l’orario di punta – poco prima del tramonto – il biglietto standard ci ha consentito di saltare la lunga coda e salire immediatamente a bordo. Se però viaggiate in periodi di maggiore afflusso turistico, valutate se acquistare il fast pass con accesso preferenziale (285 R$).
Per chi lo desidera, esiste anche l’opzione:
- trekking fino a Morro da Urca – in questo caso è una camminata sicura di 30/40 minuti
- funivia per Pão de Açúcar con ritorno a Praia Vermelha.
Fino a pochissimo tempo fa non era possibile acquistare i biglietti per la funivia alla stazione di Morro da Urca, ora è invece previsto (anche se solo sul posto, non online) con uno sconto di 50 R$ sul biglietto standard.
In molti scelgono di visitare il Pan di Zucchero al tramonto e indubbiamente offre uno spettacolo molto scenografico, ma qualsiasi orario vi garantisce una splendida vista su Rio de Janeiro.
Segnalo inoltre che sulle principali piattaforme è possibile acquistare tour completi che includono Cristo Redentore, Pan di Zucchero e trasporto tra i due, così da non doversi preoccupare di altro: li trovate ad esempio qui o qui.
Le spiagge: Copacabana e Ipanema
Se parliamo di cosa vedere a Rio de Janeiro non possiamo non citare le sue spiagge, a partire da Copacabana e Ipanema. Insieme alle più piccole Leblon e Leme, le due spiagge formano delle mezzelune affacciate sull’Oceano con lunghe passeggiate lungomare, quattro più quattro chilometri totali.
Fino al 1920 questa zona era separata dal centro abitato di Rio dalle montagne, perciò vi si trovava un semplice villaggio di pescatori e poco più. L’apertura del primo tunnel stradale cambiò radicalmente le cose e il celebre Copacabana Palace Hotel fece il resto, portando in città un’intera generazione di divi internazionali e trasformando Rio in un luogo leggendario. Oggi Copacabana e Ipanema sono tra i quartieri più popolosi di Rio de Janeiro e frequentati ogni giorno da centinaia di turisti.
Data la sua posizione affacciata sull’Oceano e sulla baia di Guanabara, ci sono però diverse altre spiagge da vedere a Rio de Janeiro, come Botafogo e Flamengo a ridosso del centro o la lunghissima Barra de Tijuca a ovest.
Lapa e il centro
Il centro storico di Rio de Janeiro si sviluppa invece intorno al quartiere di Lapa. Qui si trovano la Cattedrale Metropolitana, con la sua particolare forma conica in cemento, e gli Arcos do Lapa che ospitavano il vecchio acquedotto. In una metropoli così varia e così estesa, i tour guidati diventano a mio avviso una buona opzione per orientarsi. Nel centro di Rio vi consiglio ad esempio questo, che con una piccola cifra vi consente di passeggiare nel quartiere e scoprirne alcuni edifici storici come il Teatro Municipal e il Real Gabinete Português de Leitura, una delle biblioteche più belle della città.
Nei dintorni si trovano anche il Sambodromo, costruito per ospitare diversi eventi ma in particolare il celebre Carnevale di Rio, e due importanti musei: il MAM o Museo di Arte Moderna e il Museo del Domani, struttura futuristica progettata da Calatrava in occasione delle Olimpiadi del 2016.
Santa Teresa e il tram Bonde
Santa Teresa è il quartiere in cui ho scelto di dormire, una zona pittoresca fatta di case in stile coloniale e strade di ciottoli che si arrampicano ripide su una collina – un’eccezione in una città in cui i principali quartieri residenziali si sviluppano in pianura e sono le favelas a occupare le alture. Ha un’anima un po’ bohémienne e una via centrale costellata di locali che si animano la sera con cocktail e musica dal vivo: mi ha ricordato moltissimo certe atmosfere cubane. Se volete saperne di più sulla sua storia, su Civitatis è disponibile un free tour del quartiere.
Il protagonista indiscusso da queste parti è poi il tram di Santa Teresa o “Bonde”, un tempo mezzo di trasporto per gli abitanti che risalivano dal centro di Rio. In seguito a un incidente è stato bloccato per diversi anni ed ora riattivato solo come attrazione turistica, il che è un po’ un peccato ma soprattutto se non alloggiate in zona vale la pena di approfittare del tour. Si parte da una stazione non lontana dalla Cattedrale (un po’ nascosta, la trovate su Google Maps cercando “Estação de Bondes de Santa Teresa”), il giro completo dura 45/50 minuti tra andata e ritorno e costa 20R$. Non arrivate tardi nel pomeriggio perché spesso finiscono i biglietti.
Poco distante si trova anche la scalinata Selarón, altra fotografia celebre di Rio de Janeiro. L’artista omonimo che creò quest’opera abitava in una casa affacciata sulla scalinata e ci lavorò fino alla sua morte, raccogliendo ceramiche che sono state donate da ogni parte del mondo. Un buon modo di visitare il quartiere può essere quello di salire a Santa Teresa con il tram, per poi scendere con una bella passeggiata attraverso la scalinata Selarón come in questo tour guidato.
Rio verde: il Giardino Botanico e il Parco di Tijuca
Se amate parchi e aree verdi, Rio de Janeiro è la città perfetta: ai piedi del Corcovado si trova ad esempio un importante Giardino Botanico, con piante provenienti da tutto il mondo. Un’ampia area del Jardim Botânico è in realtà selvaggio e fa parte del Parco Nazionale di Tijuca, tra le più grandi foreste urbane del mondo. Con più tempo a disposizione potreste pensare di dedicare una giornata proprio a un trekking all’interno della foresta di Tijuca, magari per arrivare al punto panoramico più alto di Rio de Janeiro a 1.022 metri.
Le favelas
Ci sono centinaia di favelas a Rio de Janeiro e in diverse tra queste, in particolare nella zona meridionale frequentata dai turisti, è possibile accedere con una visita guidata. Per quanto alcune delle realtà che offrono i tour siano ben certificate e attive per sostenere gli abitanti delle stesse favelas, personalmente non me la sono sentita di farlo perché in qualche modo mi sarebbe sembrato di osservare altri esseri umani come fossero animali in uno zoo.
Si tratta ovviamente di una decisione personale, se valutate di voler prendere parte a un’escursione assicuratevi di prenotare con un’agenzia affidabile. Mi sono stati consigliati ad esempio questo tour a Santa Marta e questo a Rocinha.
Cosa fare a Rio de Janeiro
Raggiungere un (altro) punto panoramico
La bellezza delle città che si sviluppano in una zona ricca di alture risiede anche nella grande quantità di punti panoramici da cui poterle ammirare. Se Cristo Redentore e Pan di Zucchero non vi sono bastati, ci sono diverse altre opzioni che potrete considerare come ad esempio il Mirante Dona Marta, con splendida vista sul Pan di Zucchero.
Partecipare a una visita guidata
Ogni quartiere di Rio de Janeiro ha le sue peculiarità, perciò partecipare a una visita guidata può essere una buona idea per approfondire la storia della zona che più vi interessa ma anche per esplorare un’area più ampia in un’unica giornata. Nel testo più su ve ne ho già segnalati alcuni, qui sotto ne trovate altri:
Fare un’esperienza unica
Se poi cercate delle esperienze particolari per arricchire il soggiorno, queste sarebbero le mie prime scelte:
Itinerario di viaggio in Brasile: cosa vedere in 15 giorni fai da te
Brasile, Rotta delle Emozioni fai da te: le tappe e i consigli
Quanti giorni servono per visitare Rio de Janeiro
Per visitare Rio de Janeiro e le sue attrazioni più classiche sono necessari almeno 3 giorni pieni. Con questo tempo a disposizione potrete dedicare almeno una giornata a Corcovado e Pan di Zucchero, una alle spiagge e una ai quartieri del centro. Chiaramente, se riuscite a ritagliarvi più tempo all’interno del vostro itinerario potrete aggiungere anche altre escursioni o trekking, oppure restare più a lungo in spiaggia se la stagione è ottimale.
Quando andare a Rio de Janeiro, Brasile
Le stagioni di Rio de Janeiro sono invertite rispetto a quelle italiane, perciò i mesi tra maggio e settembre corrispondono all’inverno e al periodo più secco. Si tratta di un inverno piacevolissimo, con temperature che rimangono stabili tra i 20 e i 25 gradi e sono ideali per visitare la città, ma se cercate una vacanza di puro mare potrebbe non essere questo il periodo ideale. Di contro, in estate dovrete essere preparati a temperature anche molto alte e a un forte tasso di umidità.
Se poi cercate un’esperienza davvero unica, Rio de Janeiro è una meta molto gettonata per il celebre Carnevale – tra febbraio e marzo – e per il Capodanno con la grande festa che si tiene a Copacabana. Questi sono anche i periodi in cui la città è più affollata e potenzialmente più costosa, perciò assicuratevi di prenotare una camera con ampio anticipo.
Rio de Janeiro è pericolosa?
La situazione sicurezza in Brasile mi ha creato qualche preoccupazione prima di partire, perciò capisco che possa essere una domanda importante se state pianificando un viaggio a Rio de Janeiro. Posto che in rete si legge di tutto, è senz’altro vero che il tasso di criminalità a Rio è più elevato che in altre città ma se ci si limita a visitare la zona più turistica è possibile stare abbastanza tranquilli.
Vi segnalo solo queste accortezze:
- Restate nelle zone della città considerate “sicure”, ovvero nel sud dove si concentrano tutte le principali attrazioni turistiche.
- Utilizzate taxi o Uber per spostarvi, soprattutto la sera.
- Quando passeggiavamo ho spesso preferito tenere la macchina fotografica riposta nello zaino anziché portarla al collo come di consueto. In generale ho visto moltissime persone e molti turisti con smartphone recenti – che sappiamo essere altrettanto costosi – ma quasi nessuno con reflex o simili, perciò credo sia una prudenza diffusa.
A parte questo, i consigli più drastici come quello di portare con sé solo pochi contanti e lasciare in stanza il telefono credo siano eccessivi se rimanete nelle zone turistiche e vi muovete con comune prudenza e buon senso.
Dove dormire a Rio de Janeiro: le zone migliori
La gran parte delle strutture ricettive di Rio de Janeiro si concentra nella zona di Copacabana e Ipanema, del resto molto amata dai turisti. In questi quartieri non faticherete quindi a trovare alloggi di ogni tipo, dall’hotel più elegante all’ostello, passando per gli appartamenti con angolo cottura. Ci sono diversi hotel con buon rapporto qualità prezzo anche nei quartieri di Botafogo e Flamengo, a ridosso del centro, mentre come vi accennavo più su io ho preferito una scelta meno convenzionale dormendo a Santa Teresa e ne sono stata molto felice.
Qui vi consiglio in ogni caso una struttura per ciascun quartiere:
- SPIAGGE: il Palace Beach Hostel (che offre anche camere private con bagno) è economico e si trova in una buona posizione tra Copacabana e Ipanema, altrimenti se cercate un hotel più curato ci sono diverse sedi della catena Windsor. In alternativa su Booking troverete moltissimi monolocali, adatti anche a soggiorni più lunghi.
- CENTRO: nei quartieri centrali sono presenti diverse catene internazionali, con camere semplici ma “sicure” come il B&B Hotel Santos Dumont, ma anche piccole strutture come il Plaza Spania Boutique Hotel.
- SANTA TERESA: mi sono trovata molto bene al Castelinho 38, piccolo boutique hotel con poche camere, ottima colazione e gran rapporto qualità prezzo. Consigliatissimo. Nel quartiere in ogni caso non mancano le opzioni e si trovano diverse case coloniali trasformate in splendidi hotel, come Casa Geranio. Se avete fortuna, è in questo quartiere che potrete trovare le strutture più particolari e con la vista migliore.
Dove mangiare a Rio de Janeiro
Infine, ecco qualche consiglio su dove mangiare a Rio de Janeiro:
- Miam Miam: ottimo ristorante di cucina che definirei fusion, non lontano dalla cabinovia per il Pan di Zucchero. Probabilmente il pranzo migliore dell’intero viaggio in Brasile.
- Porto Carioca: in centro, molto informale ed economico ma con buona cucina tipica sul menu.
- Poco lontano dal Giardino Botanico si trovano un paio di ottime bakery: La Bicyclette e The Slow Bakery.
- Confeitaria Colombo: in centro, non potrete non notarla perché si forma sempre un po’ di coda. L’edificio storico è molto bello, i dolci non mi sono piaciuti così tanto ma è comunque il luogo perfetto per una sosta.